Croccante Calabrese, la regina del gusto su Gazzetta del Sud

Da Cosenza a Reggio, passando per Catanzaro e Crotone: un’intera regione stregata dalla “creatura” di Bruno De Rose.

Il segreto di un prodotto che è già diventato tradizionale: “no” alle basi congelate, la farina viene lavorata sul momento.

È nata per fare la differenza, per non confondersi con le “altre”. L’adagio «Diffidate delle imitazioni» sembra cucito su misura per lei, la Croccante Calabrese®️. Ci si può limitare ad addentare una pizza – per carità, tutto lecito – oppure ci si può spingere oltre, cercando di accontentare il palato e consentirgli di assaporare un prodotto anche dopo… averlo inghiottito. Perché la persistenza, come constatato per primo da Bruno De Rose, “padre putativo” della Croccante Calabrese®️, è la caratteristica principale di questo tipo di pizza. Ed è la cura del dettaglio a garantire il successo e, appunto, a fare la differenza. Sin dalle “fondamenta” va tutto nella direzione… del sapore. La base della pizza, ad esempio, non è surgelata. Spesso nella ristorazione si tende a risparmiare sui tempi e sui costi, ma anche preparare un prodotto – che poi finisce in freezer… – necessita comunque di un forno (nel caso della pizza) e di manodopera (nella fattispecie, il pizzaiolo). La Croccante Calabrese®️, dunque, fa crollare un falso mito. Su questo punto, De Rose e chi ha “sposato” questa tradizione culinaria sono intransigenti: niente confezioni da frigo, tutto fatto sul momento, con tanto di pizzaiolo che condisce la pizza, creata con un’apposita farina (spedita solo ed esclusivamente a chi aderisce al progetto).

Dove è possibile gustare la Croccante Calabrese®️. Sapore unico, inconfondibile ma non… introvabile. Uno dei punti di forza della pizza ideata da Bruno De Rose è la territorialità. Per scelta, infatti, difficilmente la Croccante Calabrese®️ ha varcato i confini regionali. E proprio perché si tratta di un marchio di fabbrica. L’unica eccezione? Torino. I nostalgici della propria terra (e del gusto della pizza) che, per lavoro o per scelta di vita, vivono in Piemonte, possono recarsi a Piossasco (via Palestro numero 6, nel locale Pergradi). Lì potranno assaggiare la “regina del gusto e della persistenza”. Perché i sacchi di farina contenente la formula magica per arrivare alla Croccante Calabrese®️ varcano anche le porte del Settentrione. Ma si tratta di una eccezione, perché per il resto è la Calabria l’habitat naturale della pizza sbocciata in riva al Crati. Ed è proprio Cosenza, terrà che ha dato i natali a Bruno De Rose, la città più rappresentata, ma anche a Reggio, Catanzaro e Crotone c’è chi ha puntato forte su questo prodotto.

È possibile gustare la Croccante Calabrese®️ tonda nei seguenti locali: Wind’S Eden (Carolei, via Paolo e Francesca 10), Hotel Duchessa della Sila (San Giovanni in Fiore, via della Repubblica 451), Oasi (San Marco Argentano, contrada La Matina – varco Bufalo – Strada statale 283), La Ristopizza (Mendicino, via San Paolo 22), Sottosopra (Acri, contrada Serricella, 107/A), Il Vicolo del Gusto (San Giorgio Albanese, via G. De Rada, 10), Il Boccone Feroleto Antico (via Melia, numero 2), Il Boccone Lamezia T. (via Scaramuzzino, 36), Da Sasà (a Bivongi, piazza del Popolo 2), Fermentum (Rosarno, via Nazionale Sud 90) e White Selction (Torretta di Crucoli, via Lungomare Kennedy – lato nord). La Croccante Calabrese®️ può essere gustata al taglio, oltre che Da Sasà, Fermentum e Pergradi, anche da Croccami (a Cosenza, in via Luigi Maria Greco 3, traversa di corso Mazzini), I Love Pizza (Rossano, via Valpadana 1), Tullio Bistrot (a Casali del Manco, località Spezzano Piccolo, via Fausto Gullo 13) e Nonna Anna (Marcellinara, via San Francesco di Paola, 66).

Gazzetta del Sud – edizione regionale di giovedì 20 gennaio 2022.